Spiga

Basilicata Vendesi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

L’11 ottobre scorso, la giunta regionale della Basilicata, su iniziativa del Presidente Vito De Filippo, ha approvato i finanziamenti destinati a tre comuni della Val d’Agri. Usufruiranno dei soldi provenienti dalle royalities, i comuni di Missanello, Marsicovetere e Castelsaraceno. Le cifre sembrerebbero esose ma in realtà sono solamente spiccioli. In tutti e tre i comuni i soldi saranno investiti in opere di riqualificazione dei centri abitati. Nessuno, parla d’altro, adesso che sono arrivati i soldi. Dopo la sottoscrizione, da parte del Presidente della Regione, dell’accordo con le compagnie petrolifere (Total, Mobil e Shell), avvenuta il 22 settembre scorso, ancora una volta, non è stato alzato un dito per chiedere agli autori dei numerosi danni ambientali commessi nella Val d’Agri, di pagare le dovute sanzioni, non è intervenuto nessun organo istituzionale per denunciare la mancanza di un serio sistema di monitoraggio dell’aria e delle acque delle zone interessate. Ci si è accontentati di promesse fatte dalle corporation, ignorando che queste, da sempre e sistematicamente, non solo fanno promesse che non mantengono, ma violano sovente leggi statali e naturali, e diritti umani. A questo punto i lucani sono tutti FELICI E CONTENTI (chi sta meglio di noi in fondo?)SOLDI, LAVORO, PETROLIO…. La Shell però non è nuova nel causare danni all’ ambiente e alle persone il caso più eclatante ( a noi trasmesso )è stato in Nigeria dove sono stati intaccati i diritti fondamentali dell’UMANITA’. I suoi pozzi hanno lasciato terre sterili (un tempo fertili), palme bruciate dal petrolio e dalle piogge acide, animali domestici avvelenati, terreno costellato da distese di fanghiglia nera, fonti d’acqua contaminate, pesce scomparso dai fiumi…. Cresce il malcontento e viene fondato anche un movimento politico per la sopravvivenza del popolo Ogoni. La battaglia del movimento Ogoni viene duramente repressa con uccisioni di massa da parte governo federale. Solo in seguito ai suddetti accaduti alcune associazioni umanitarie accorreranno per la Nigeria, Amnesty International, Human Rights Watch e altri gruppi per i diritti umani. Da diversi anni, molte associazioni, chiedono alla Shell e alle altre compagnie, di effettuare operazioni di bonifica del territorio, di creare opportunità di lavoro anche per le popolazioni locali lavorare per rendere anche alla comunità nigeriana servizi essenziali e basilari come strade ed energia elettrica.

Tutto questo solo per farvi rendere conto con chi i nostri politici hanno fatto affari.

articolo preso da www.diamoinumeri.splider.com

N.B: articolo scritto solo ed esclusivamente per scopi informativi. no volantino politico

Petrolio In Basilica: L’Affare del secolo

Tutto inizia nel 1988 quando in Basilicata, precisamente in Val D’Agri, viene scoperto il “Nuovo” Dio dell’era moderna “L’ORO NERO”, “Nel luogo santo della Basilicata, Viggiano, dove dal ’400 si venera la Madonna nera, patrona della regione. Si racconta in paese che i pastori fossero stati attratti dal gas che bruciava sulla cima del monte e abbiano trovato così la statua sepolta secoli prima dai monaci inseguiti dai saraceni. E’ parso coerente che l’oro nero zampillasse proprio là.” Da subito i giornali scrissero “LA BASILICATA = Il Texas d’Italia”. Era il 1998, esattamente 10 anni dopo inizia la corsa all’ORO NERO di Basilicata. Eni, Total, Esso e tante altre multinazionali si accordano con il governo locale per l’estrazione del Petrolio. Vengono promessi SOLDI, POSTI DI LAVORO e quant’altro alla popolazione locale. Dalla Val D’Agri, per il periodo 2000-2005, è prevista una produzione media di 4,8 milioni di tonnellate annue di petrolio, con il raddoppio della produzione nazionale e la copertura dell’11% del fabbisogno. Siamo Arrivati nel 2006, sono quindi passati 18 anni dal 1988, niente soldi, niente lavoro, ma solamente «Ammine aromatiche, anidride solforosa, scarti dalla lavorazione del greggio, che qui viene separato dallo zolfo e dal metano e immesso nell’oleodotto, verso la raffineria di Taranto e le navi per la Turchia. » Il petrolio ci sta, anzi, ci ha già Avvelenato. Pensate, si muore di cancro(guardate le statistiche dell’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’), almeno un caso per famiglia. Il motivo di questo Post non ha SCOPI POLITICI ma semplicemente informare la Popolazione Lucana per far sentire la nostra voce e non rimanere in buio.

Questa prefazione redatta da me ha lo scopo di collegarsi all'articolo redatto da IVAN su www.diamoinumeri.splinder.com

dove troverete in modo molto più dettagliata tutta la situzione in cui riversa la basilicata sulla questione petrolio leggete è importante. Diffondete a più persone possibili
Potente riservarvi di commentare ma leggete
Fonti: www.lagazzettadelmezzogiorno.it www.soslucania.it